“LETTERARIA – la promessa”

“LETTERARIA – la promessa”

Terza puntata

Sinora vi abbiamo parlato di un sogno, di quelli in cui la conoscenza non è monopolio di nessuno ma condivisione ragionata dei ragazzi delle scuole di Fano, Urbino, Senigallia e Brunico.

Giangiacomo Feltrinelli diceva:

Sarà un difetto, sarà un vizio: ma anche se auspico la fortuna economica della mia casa editrice, non posso fare a meno di ricordare che essa è nata soprattutto da un miraggio, no: da un’intenzione, addirittura da un bisogno e da un desiderio che esito a definire culturali soltanto perché la cultura, la Cultura, Culture mi appare gigantesca, enorme, degna di non essere scomodata di continuo.

Letteraria appariva gigantesca, faceva paura, era un desiderio e un bisogno.

“Oltre 1500 imprese editoriali che fatturano oltre 2,5 miliardi di euro all’anno. I grandi gruppi editoriali producono quasi l’80% dei titoli e il 90% della tiratura sfornando in media oltre 250 libri ogni anno con una tiratura complessiva di oltre 600 mila copie”.

Eppure nel nostro paese i dati Istat parlano chiaro: “l’evidenza è che abbiamo avuto un picco di lettori nel 2010, quando erano il 46,8 per cento delle persone di almeno sei anni. Poi dal 2013 al 2019 abbiamo registrato un progressivo calo e i lettori si sono via via assestati intorno al 40%. Abbiano osservato una diminuzione anche dei cosiddetti “lettori forti”, cioè quelli che leggono almeno 12 libri in un anno, in particolare negli ultimi dieci anni sono diminuiti i lettori forti di 50-64 anni”.

Partiamo già dal dato impressionante che vengano considerati forti i lettori che leggono almeno 12 libri in un anno. Lettori forti? Dove risiederebbe la forza in questi numeri? Risulterebbero comunque diminuiti.

“Nel 2020, nella fascia d’età fra i 6 e i 24 anni, i lettori sono il 53,7% e in leggera crescita rispetto all’anno precedente”.

Forse è proprio qui che bisogna cercare i lettori. Forse è proprio a loro che occorre rivolgersi, per formarli a una nuova consapevolezza culturale.

Io: “Maura tu coltivavi da tempo il progetto Letteraria. A chi hai pensato per realizzarlo?”.

Maura Maioli: “Ho un’amica libraia indipendente (che poi purtroppo ha dovuto cambiare mestiere) e un amico che insegna con me. Si chiamano Genni e Gino. Davanti a un caffè gli comunico la pensata. Fano ha un’amministrazione di centro destra da dieci anni, durante i quali la cultura ha espresso manifestazioni come “Motori e sapori” e una gara di “Squad” al Lido. E noi portiamo a Fano i libri, dico loro.
Genni e Gino mi guardano. Facciamolo! È cominciata proprio così”.

Io: “È cominciata con l’utopia, non avevate che le vostre passioni, le vostre intenzioni. Avete avuto coraggio”.

Maura Maioli: “Ci siamo detti: Letteraria funzionerà se gli studenti aderiranno. Se le case editrici manderanno i libri in concorso (ogni titolo in 10 copie). Se troveremo i soldi per pagare il premio (4000 euro). Se autori e traduttori finalisti accetteranno di venire a Fano per tre giorni. Se avremo i mezzi per ospitarli. Se la città risponderà all’iniziativa venendo ad ascoltarli”.

Io: “E a quel punto quale è stato il primo passo?”.

Maura Maioli: “Fondiamo un’associazione e cominciamo a cercare chi sostenga economicamente la nostra idea. Perché purtroppo le buone idee senza denari non vanno da nessuna parte.
Ci illudiamo che possa essere il tessuto economico del territorio, convinti che il benessere materiale sia impossibile se non c’è cultura. Troviamo tutte porte chiuse (fossimo una squadretta di calcio sarebbe andata diversamente), fino a quella di Confcommercio che garantisce l’ammontare del premio e ci permette di cominciare l’avventura. Nel frattempo le amministrative premiano il centro sinistra e il nuovo assessore alla cultura ci garantisce gli spazi in cui ospitare le Giornate di premiazione”.

Io: “E lo spazio è incantevole, di pregio, centralissimo, focale per la vita culturale della città, autorevole”.

Maura Maioli: “Ti ringrazio. Sai, non poteva essere che quello e da allora è un po’ la nostra casa, la Mediateca Montanari.

Aspettando che la rubrica dedicata a Letteraria continui perché non andate a cercare in rete la Mediateca Montanari?

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Scritto da
Angelo Di Liberto
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1 commento
  • Speriamo che altri visionari sentano il bisogno di salire su questa barca che ogni tanto affronta i marosi, ma trova sempre un approdo.