LETTERARIA – L’Eredità

LETTERARIA – L’Eredità

quinta e ultima puntata

Nel secondo fine settimana di ottobre si svolgono le giornate del Premio Letteraria. Quest’anno, dall’8 al 10 ottobre, i ragazzi hanno incontrato gli autori, le autrici, i traduttori, le traduttrici, i vari ospiti. C’ero anch’io. Sono stato relatore durante l’incontro con Michele Cocchi, vincitore proprio dell’edizione di quest’anno. Il suo US ha convinto gli scolari. E in effetti la storia di un adolescente diverso, un ritirato dal mondo, uno che non esce più dalla sua stanza e che passa il tempo al computer davanti a un gioco di ruolo ha convinto i votanti.

Quella di Michele Cocchi è una storia fresca, fatta di molta umanità e cura, caratteristiche che si presuppone dovrebbero costituire i rapporti quotidiani tra persone. Tommaso è un diciassettenne che mostra un disagio, oggi viene definito hikikomori, una condizione per la quale il ragazzo rinuncia a incontrare il mondo fuori di casa.

Non poteva che appassionare i giudici adolescenti di Letteraria. Ma il vero miracolo si è prodotto durante gli incontri. Soprattutto nell’auditorium, dove tutti gli autori, le autrici, i traduttori e le traduttrici sono stati investiti dalla passione e dalla competenza degli studenti. Vedere quanto amassero i libri, se ne facessero fieri padrini e madrine, facendo domande e leggendo recensioni, ha segnato non solo la mia esperienza, ma quella di tutti.

Faccio ancora una volta qualche domanda a Maura Maioli, direttrice artistica della manifestazione.

Io: Quali sono i numeri di Letteraria?
Maura: Dopo otto edizioni Letteraria ha donato alle biblioteche delle scuole e alla città circa 6000 testi, per un valore economico di circa 90.000 euro. La giuria degli studenti, dai 345 dell’inizio, è ormai ogni anno composta da un migliaio di lettori. Le scuole coinvolte sono 12 non solo a Fano e Pesaro, ma anche a Urbino, Senigallia e Brunico (scuola ospite fuori dal territorio marchigiano). Un pugno di insegnanti straordinari e dedicati come Greta le fanno pulsare di curiosità intellettuale e sono i nostri principali alleati.

Io: E il Comune?
Maura: Il contributo del Comune è cresciuto, abbiamo vinto per tre anni il bando per la cultura della Regione Marche.

Io: Cosa ha prodotto ancora Letteraria?
Maura: L’ottava edizione ha regalato alle biblioteche 1100 libri (110 infatti i titoli in concorso).

Ha regalato 11 dialoghi, 1 meraviglioso laboratorio di scrittura per giochi di ruolo, 1 rappresentazione di teatro civile, la serata di premiazione, tre pomeriggi di lettura dedicate a Sciascia, un microfono aperto durante le serate per chi volesse leggere.

Lo ha fatto con un budget di 13.000 euro. Letteraria parte dal basso e va verso l’alto. È low cost, è altamente sostenibile, costa dunque pochissimo alla città e offre moltissimo. Soprattutto ai giovani di diventare adulti in una maniera bellissima, grazie ai libri, e di essere anche protagonisti, per una volta, di cose vere e belle.

Io: Che cosa vorresti ancora per Letteraria? Vuoi fare un appello?

Maura: Vorrei che di Letteraria si parlasse sempre nella mia città, a cominciare dalle istituzioni – non solo nei momenti canonici delle conferenze stampa e delle giornate. Vorrei – beata illusione – che la stampa locale e le televisioni la raccontassero, non per farle pubblicità, ma perché se lo volessero avrebbero l’occasione di veicolare contenuti importanti sulle loro pagine e canali in forma gratuita. Una bella intervista a un grande traduttore, a un autore, sulle pagine della cultura locale arricchirebbe loro!

Una bella diretta della mattinata al liceo Torelli con gli studenti che gremiscono l’auditorium o della serata di Premiazione, così piena di calore umano, arricchirebbe la città! E la scuola stessa.

Sei il primo che da chilometri di distanza scrive con tanta generosità di noi.

Io: Chiunque entri in contatto con Letteraria ne rimane colpito e il resto è spontaneo e doveroso. Chi opera con tale coraggio, dedizione e competenza merita non solo la mia attenzione, che è poca cosa, ma l’attenzione di tutti. Voi formate nuovi lettori e nuove lettrici, le speranze per il futuro. Voi costruite il futuro, nonostante tutto.

Maura: Ma ce la facciamo andare bene lo stesso. Io, Gino, Paola, Anna Lucia, Giulia, Sofia e Eleonora, giovane, intelligente, bravissima ventiduenne in cui vedo il futuro di questa mia creatura, così come lo vedo in Bianca, Agnese, Alessandro, Luca, Lea e i loro compagni, andiamo avanti, caparbiamente.

E caparbiamente dobbiamo andare avanti tutti noi. Sosteniamo la Cultura, sosteniamo Letteraria. Eccovi un link https://premioletteraria.com/category/crowdfunding/ per donare quanto potete. Non occorrono grandi somme ma ciascuno di noi può contribuire a innalzare le coscienze di questo paese.

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Scritto da
Angelo Di Liberto
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